L’odontoiatria conservativa si occupa principalmente della cura delle carie dentali.
La sua finalità è quella di conservare i denti colpiti dalle carie eliminando il tessuto cariato per poi ripristinarne la forma, la funzione e l’estetica.
La carie dentale, che deriva dal latino “caries” e significa cavità vuota, è una malattia infettiva che colpisce i tessuti duri del dente e crea dei veri e propri buchi.
I batteri che causano la carie grazie agli zuccheri possono riprodursi a dismisura, creando degli acidi che bucano il dente.
Se la carie viene intercettata è semplice e veloce riparare il danno, ma se trascurata i batteri possono arrivare al centro del dente e sarà poi necessario procedere con un terapia canalare.
Nelle fasi iniziali della carie i sintomi purtroppo non vengono percepiti.
Solo negli stadi più avanzati il paziente può sentire diversi fastidi come:
• dolore al caldo e al freddo
• dolore alla masticazione
• dolore in presenza di cibi acidi e/o dolci
Se si trascura la carie e si aggrava la situazione ( la carie raggiunge la polpa del dente) i fastidi aumentano :
-dolore spontaneo
-dolore intenso (Pulpite)
-dolore raggruppa un’ampia zona del volto
Viene innanzitutto eliminato il tessuto cariato, ciò può essere fatto sia con che senza anestesia, l’utilizzo dell’anestesia dipende dalla profondità della carie.
Viene poi isolato il dente da riparare e ricostruito grazie all’utilizzo di differenti materiali.
Un tempo si ricostruiva principalmente utilizzando l’amalgama d’argento, ma ad oggi vengono utilizzate delle resine composite che si integrano perfettamente a livello funzionale ed estetico con il dente.